Rif. Grato a Giuseppe Di Re del
19 Luglio 2017
Alla fine del XVII secolo l’astronomo britannico Sir Edmund Halley nella sua opera “Philosophical Transactions of Royal Society of London“ (1692) postulò l’idea che la Terra fosse vuota al suo interno, formata da un guscio esterno spesso 800 km, con a sua volta due altri gusci interni concentrici e un nocciolo interno. Questi gusci avrebbero avuto le dimensioni dei pianeti Venere, Marte e Mercurio, e sarebbero separati da atmosfera.
Ogni guscio avrebbe dei poli magnetici propri, e ruoterebbero a velocità differenti.
Halley propose questa teoria per cercare di dare una spiegazione razionale ad alcuni risultati anomali ottenuti dalla bussola, per poi spingersi oltre, teorizzando che l’atmosfera interna fosse luminescente, che i continenti interni fossero abitati e che i gas sfuggiti dai passaggi ai poli fossero la causa dell’aurora boreale.
Rappresentazione della “terra cava”

Questa teoria conosciuta come “la teoria della terra cava” ebbe molta presa sulla gente dell’epoca, al punto che fu di grande ispirazione per una moltitudine di testi a tema fantastico, tra i quali spicca particolarmente il celebre romanzo d’avventura “Viaggio al centro della terra” (1864) dello scrittore francese Jules Verne.
Anche in epoca “moderna” diversi studiosi e ricercatori di “misteri” si sono posti l’interessante quesito riguardo alla vera natura del globo terrestre, e la possibilità che questo possa essere cavo al suo interno (o almeno parzialmente cavo) e abitato.

Molte persone al giorno d’oggi sono a conoscenza delle storie leggendarie riguardo al fatto che i Nazisti negli anni ’30 esplorarono le regioni polari del nostro pianeta. Queste voci, ritenute da alcuni soltanto delle semplici leggende metropolitane, in realtà sembrano trovare ampio riscontro storico, poiché è ampiamente dimostrato (e come vedremo in seguito anche da alcuni documenti recentemente declassificati del KGB) che quando la Germania nazional socialista inviò una spedizione in Antartide nel 1938, rivendicò il territorio della Nuova Svevia (Neuschwabenland), e vi installò nel sottosuolo diverse basi militari segrete, tra le quali figurerebbe la leggendaria “base 211“, nota anche come Nuova Berlino (Neu Berlin in tedesco).

A tal proposito, Il Grand’ammiraglio tedesco Karl Dönitz dichiarò nel 1943: “La flotta sottomarina tedesca è orgogliosa di aver costruito per il Führer in un’altra parte del mondo una Shangri-La in terra, una fortezza impenetrabile”.
È noto che i Nazisti spedirono continuamente uomini e materiali al Polo Sud durante gli anni precedenti alla guerra, e respinsero pure un attacco “post WW2” da parte degli “Alleati” nel 1946, capeggiati dal famoso ammiraglio Byrd, che si ritirerà in disgrazia dopo aver riportato danni e vittime sostanziali (vedi l’operazione Highjump). L’ammiraglio statunitense Richard Byrd, dopo il suo ritorno dalla spedizione militare avvenuta in Antartide nel 1947, dichiarò: “è necessario che gli Stati Uniti intraprendano azioni difensive contro i combattenti aerei nemici provenienti dalle regioni polari”, e che in caso di una nuova guerra, gli Stati Uniti sarebbero stati attaccati da “caccia in grado di volare da un polo all’altro con incredibile velocità”.

Queste dichiarazioni sarebbero presenti nel famoso diario di bordo scritto da Byrd, e pubblicato negli anni ’90, quasi quarant’anni dopo la sua morte.
Nel diario Byrd riporta il resoconto delle spedizioni che esso intraprese nei due “poli” negli anni ’40 per conto del governo degli Stati Uniti, descrivendo di essere stato “scortato” da aviogetti sconosciuti dalle caratteristiche incredibili che lo costrinsero ad atterrare in una terra ignota, nella quale ebbe un incontro e un dialogo con il “capo” di questa terra che gli diede precise istruzioni, e comunicò nella fattispecie le preoccupazioni sue e della sua gente per l’”andazzo” che stavano prendendo i rapporti tra i vari popoli della Terra agli albori dell’epoca atomica, preoccupazioni che, ovviamente, furono del tutto ignorate.
LE MAPPE RITROVATE DEL TERZO REICH
Non molto tempo fa sono state recuperate alcune mappe “Top Secret” appartenute al Terzo Reich, in cui sono descritti diversi passaggi segreti utilizzati dalle U-Boot (Sottomarini) tedeschi per accedere a misteriose regioni sotterranee, nonché mappe complete di entrambi gli emisferi e il misterioso regno di Agarthi.
La possibilità che la terra sia vuota al suo interno e che possa essere raggiunta attraverso i due poli (polo nord e/o sud) e che antiche civiltà segrete risiedono in essa, ha alimentato l’immaginazione della gente per molti anni a seguito della fine ufficiale della seconda guerra mondiale.
Queste mappe recentemente declassificate hanno aggiunto nuovo carburante alla speculazione esistente già da diversi decenni.
È stata anche riportata alla luce una lettera presumibilmente scritta da Karl Unger, che si trovava a bordo della U-Boot tedesca 209 comandata da Heinrich Brodda, nella quale vi è scritto che l’equipaggio era riuscito ad arrivare all’interno della Terra, e che pertanto non aveva intenzione di ritornare indietro.
A sinistra la lettera originale scritta in Tedesco da Karl Unger, a destra la traduzione in Inglese

Le storie di cui sopra infatti sono supportate – e inequivocabilmente confermate – anche dalle mappe redatte dal famoso cartografo e artista Heinrich C. Berann per la National Geographic Society nel 1966. In una di queste mappe infatti possiamo osservare il continente antartico senza lo spessore dei suoi ghiacciai, proprio come riportato nelle mappe naziste.

Ma i dettagli più intriganti sono sicuramente la presenza di passaggi subacquei che attraversano l’intero continente, e convergono nella posizione esatta identificata come l’apertura verso la “Terra Cava” o la “Terra Interna”.
La mappa Antarica redatta da Heinrich C. Berann per la National Geographic Society nel 1966
I NAZISTI ALLA RICERCA DELLE CIVILTÀ PERDUTE

Thule raffigurata nella Carta marina di Olao Magno (del 1539). L’isola è chiamata “Tile”. Accanto all’isola sono raffigurati un “mostro visto nel 1537”, una balena, e un’orca.
Adolf Hitler come è noto era ossessionato dal misticismo e dalla storia antica, e molti dei suoi seguaci lo sapevano e lo sostennero. La possibilità che la terra sia cava, o almeno parzialmente cava, e che sia accessibile attraverso i poli nord e sud, e che delle civiltà segrete altamente avanzate vivano in essa, ispirò fortemente i gerarchi nazisti, uno tra tutti Heinrich Himmler, il braccio destro del Führer, anch’egli ossessionato da sempre dalla storia antica dell’umanità, al punto da fondare la Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe, “Associazione per la ricerca e la diffusione dell’eredità ancestrale”, che aveva il compito di svolgere ricerche nel campo della storia antica, studiando i fatti da un punto di vista scientifico, in maniera oggettiva e senza falsificazioni. Questa associazione finanziò una moltitudine di scavi archeologici e di spedizioni per tutta l’Europa, sulle Ande, nelle montagne del Mato Grosso nel Nord, e le montagne di Santa Catarina nel Sud del Brasile, in Cecoslovacchia, e in Tibet, in una famosa missione tedesca capeggiata dall’antropologo Ernst Schäfer
C’erano diversi elementi che ispiravano questa ricerca, due tra tutti: la ricerca della razza progenitrice dei tedeschi, la razza Ariana, e il ritrovamento dei mitici regni sotterranei di “Shambhala” e “Agarthi” nei quali sarebbero vissute popolazioni di superuomini scampati ai disastrosi diluvi dell’antichità.
I nazisti collegavano l’esistenza del regno di Shambhala con quella, in un passato antico, del “regno di Tule Iperborea”, di cui aveva parlato lo storico greco antico Erodoto (V secolo a.C.), il quale aveva riportato la leggenda egiziana secondo la quale il continente di Iperborea sarebbe sorto nelle terre vicine al Polo Nord.
A seguito di una forte glaciazione la sua popolazione si sarebbe spostata più a sud. A ciò, nelle motivazioni di ricerca che muovevano i gerarchi nazisti, si aggiunse particolarmente la teoria dell’esistenza del “Vril”.
Nel 1871 il romanziere britannico Edward Bulwer-Lytton nel suo libro “La razza che verrà” descrisse una razza superiore sopravvissuta ai cataclismi mitologici, i “Vril-ya”, che vivrebbero sottoterra e aspirerebbero a conquistare il mondo tramite il “Vril”, una forma di energia psicocinetica.
“Il mondo cambierà“, scriveva Bulwer-Lytton, (discorso ripreso anche da Adolf Hitler) “i nostri Signori usciranno dal centro della Terra. O noi facciamo un’alleanza con loro, diventando così Signori noi stessi, o ci troveremo tra gli schiavi, nel mucchio di letame che nutrirà le radici delle nuove città che sorgeranno”.
L’autore francese Louis Jacolliot aggiunse altri particolari nella sua opera “Le Fils de Dieu” (Il figlio di Dio) del 1873 e in “Les Traditions indo-européeenes” (Le tradizioni indo-europee) del 1876.
In questi testi l’energia “Vril” veniva messa in relazione con l’esistenza di popoli che vivrebbero nel sottosuolo dell’isola di Thule. I Tuleani avrebbero avuto in progetto di convogliare la loro massa di energia “vril” per diventare “superuomini” e risalire nel mondo in superficie.
LA SOCIETÀ VRIL
Maria Orsic, La leader della società Vril
Nel 1921 nacque per volere di Karl Hausofer e Rudolf Freiherr von Sebottendorff – il cui vero nome era Adam Alfred Rudolf Glauer – la Vril Gesellschaft (Società Vril) o Loggia Luminosa, una comunità segreta di medium ed occultisti tedeschi, in stretto contatto con l’Hermetic Order of the Golden Dawn.
Secondo quanto riportato da Jan Van Helsing, pseudonimo di Jan Hudo Holey, ne “Secret Societies and their power in the 20th Century” (“Geheimgesellschaften und ihre Macht im 20. Jahrhundert”), nel 1917 il Barone Von Sebonttendorf, Karl Hausofer, l’asso dell’aviazione Lothar Waiz, il Prelato Gernot della Segreta “Societas Templi Marcioni” (gli eredi dei Cavalieri Templari) e la bella Maria Orsic, si incontrarono per la prima volta a Vienna.
La bionda medium Maria Orsic di Zagabria della “Thule Gesellschaft” divenne la leader delle “Vrilerinnen”, le bellissime giovani donne dai capelli lunghissimi della Vril Gesellschaft. Nella Germania pre-WWII, le sorelle Vril (luce) condussero molte ricerche sul fenomeno psichico, la tecnologia avanzata di propulsione e gli antichi aviogetti perduti dalla forma discoidale.
L’intento primario di questa società era lo studio dell’origine della Razza Ariana, la ricerca dei progenitori Ariani, che ritenevano essere gli antichi superstiti di Atlantide ed il recupero dell’energia libera del Vril per gli “Eletti”.
Il loro motto era: “Non tutto il Bene viene da lassù”, e il loro simbolo era una giovane donna dai lunghi capelli raccolti a coda di cavallo che diventò anche il segno di riconoscimento del gruppo che si definiva “Alldeutsche Gesellschaft für Metaphysik.”
Il simbolo della società Vril

La lunga coda di cavallo non era solo un segno di riconoscimento, ma per le tradizioni esoteriche rappresenta la “forza medianica”. I capelli lunghi fungerebbero infatti da antenne “magiche”. Per questo motivo le poche foto arrivate fino ai nostri giorni ritraggono sempre i membri della Vril con chiome lunghissime.
La loro società Vril, i cui membri comprendevano alcuni che sarebbero divenuti in seguito personalità di spicco del partito nazional socialista tedesco, credevano che molte delle civiltà antiche (tra cui anche i Sumeri e gli Accadi) avessero ereditato le loro avanzate conoscenze dai sopravvissuti della leggendaria Atlantide.
La società Vril portò avanti l’idea dell’esistenza di una civiltà sotterranea governata da un’antichissima razza progenitrice del genere umano che aveva imparato a convogliare l’energia libera, chiamata appunto Vril. Si dice che questa ancestrale civiltà Ariana sia sopravvissuta ai cataclismi antidiluviani che conclusero la cosiddetta “età del ghiaccio” (l’ultimo periodo glaciale, la glaciazione Würm, terminato circa 10.000 anni fa) e continuano a prosperare sotto la superficie terrestre.
Il politologo Giorgio Galli, grande esperto di occultismo e società segrete, nel suo saggio “Hitler e il nazismo magico. Le componenti esoteriche del Reich Millenario” (Rizzoli, 2001), fa riferimento al fatto che quando Bulwer-Lytton ipotizzava il Vril, egli sperimentava la Magia sessuale, “cioè di poteri ‘speciali’ derivanti da pratiche sessuali (rituali) ed il potere che da essa scaturiva.”
In una intervista recente Galli riguardo alle società segrete che si tramandano la conoscenza della storia umana aggiunge che: “(Questa era) una concezione secondo cui la storia che conosciamo è solo una parte della storia dell’umanità. Solo alcune élites di iniziati conoscono “tutta” la storia. La storia antichissima di civiltà pure e incorrotte. Questo sapere e queste conoscenze, a cui è possibile attingere con pratiche e riti occultistici, trasmettono un particolare potere agli iniziati i quali devono svolgere anche un ruolo politico per gestire il futuro di una umanità decaduta cui occorre restituire le doti e le caratteristiche andate perdute nel tempo. I componenti di queste società si ritengono, insomma, depositari di un’antica sapienza primordiale che si manifesta spesso in riti particolari”.
Questo era esattamente il credo della società Vril, così come quello della società Ahnenerbe di Himmler.

“La Società credeva [inoltre] che Vril fosse la lingua parlata dagli Atlantidei o Tuleani. Era un idioma composto di suoni e di clic.
La Società Vril forniva rivelazioni segrete, la venuta della Nuova Era, il ritorno della lancia del destino, il ritorno della magica pietra nero-violetta, e del pugnale in ferro nero della vecchia fede pagana germanica. (…) La Società Vril riteneva che la vera fonte di energia fosse il Sole Nero, un’infinita radiazione di energia reale anche se invisibile per l’occhio umano.” (Encyclopedia of Ancient and Forbidden Secrets, voce “Vril”)
Il Dottor Willy Ley, uno dei massimi esperti della scienza missilistica di sempre, dichiarò che i membri della Società Vril ritenevano di essere in possesso di conoscenze segrete che avrebbe permesso loro di mutare, rendendoli simili ai superuomini che risiedono all’interno della Terra Cava.
“Il dottor (…) Ley, uno dei pionieri della moderna scienza missilistica: studioso tedesco fuggito negli USA nel 1933, scrive (1947) su una rivista americana della nascita nel 1925 della Loggia della Luce (detta anche Societa’ della Verita’) in contatto con i super uomini Vril, e, congiuntamente a questi ultimi, rivolta alla conquista globale. Ley venne sbeffeggiato dalla comunita’ dei suoi colleghi scienziati e la data della presunta costituzione si prestò a critiche feroci; e’ altresì vero che nel 1925 venne sciolta Thule, che confluì nel gruppo dirigente del partito nazista, così come e’ vero che in quel periodo Hitler si distaccò definitivamente dall’insurrezionalismo dei Frei Korps per avvicinarsi alla classe colta degli industriali ed ai Junkers della vecchia germania: è così, l’ideologia dei picchiatori in camicia bruna non era quella dei cosiddetti eletti nel cuore del partito. Ricercatori successivi a Ley si divisero sull’identificazione dei Vril: per alcuni, essi erano una super razza originaria del nostro Pianeta nascostasi probabilmente alla fine dell’Eta’ dell’oro nel sottosuolo, ove aveva costruito enormi cunicoli entro cui si spostavano a velocita’ vertiginosi su dischi volanti; per altri essi erano degli extraterretri veri e propri provenienti dallo spazio. Quest’ultima ottica prendeva le mosse proprio da un mito interno a Thule, cioe’ che i leggendari Iperborei (qui nostro articolo) fossero i discendenti dell’equipaggio di un’astronave schiantatasi sulla Terra, fuggita da un remoto pianeta in preda ad una guerra catastrofica. Dalle migrazioni degli Iperborei, sarebbero nate alcune etnie particolari: Celti, Norreni, Bretoni, Baschi ed Ariani.” (Pensatore, “La Svastica sull’Antartide. Una ‘contaminatio’ Aliena-Nazista-Americana”)
Le medium per raggiungere la massima concentrazione usavano alcune tecniche particolari di meditazione derivate (si dice) dagli Esercizi Spirituali ideati dal religioso basco Ignazio di Loyola.
L’uso di queste tecniche avrebbe permesso nell’iniziato la riattivazione del Vril dormiente. I membri della Loggia Illuminata credevano che la riattivazione del Vril avrebbe riportato i popoli della Terra Cava in superficie e solo chi riusciva a padroneggiare la potenza del Vril, sarebbe diventato simile ad Essi, mentre gli altri, i cosiddetti “non risvegliati” sarebbero rimasti schiavi.
È interessante notare come la descrizioni del Vril, da molti punti di vista sembra somigliare sorprendentemente al “terzo occhio” (e/o ghiandola pineale) celato e descritto nelle antiche tradizioni del mondo antico.
YAHWEH IL MALVAGIO DEMIURGO, GESÙ IL BUON EONE
Ad inizio degli anni ’90, venne fondata a Vienna da Norbert Jurgen-Ratthofer e Ralft Ettl, una società che si ispirò profondamente alla ormai disfatta società della Vril, ovvero la “Tempelhofgesellschaft“. Questa ha avuto come scopo l’insegnamento della dottrina del Marcionismo, una dottrina gnostica che identifica il dio veterotestamentario Yahweh con il “Demiurgo” il creatore del mondo materiale, del Male. Secondo gli iniziati, la razza Ariana destinata a dominare il mondo, si sarebbe stabilita su Atlantide, dopo l’arrivo da Aldebaran, la stella principale della costellazione del toro.
In tutte le dottrine gnostiche, ed in particolare nel Marcionismo, vi è insegnata la netta contrapposizione tra le forze del bene e della luce, e quelle del male e delle tenebre. Le forze del bene sarebbero rappresentate dal “Buon Dio”, L’Eone Gesù, il Soter, mentre invece le forze del male dal Demiurgo, il creatore del Mondo materiale “El Shaddai”, l’elohim che strinse l’antica alleanza con il popolo ebraico, e che secondo questa dottrina sarebbe anche l’Arconte ostile l’”Elsadaios”, l’Arconte che rappresenta il Sole.
I testi e le tradizioni di tutta l’antichità abbondano di leggende riguardanti l’esistenza di dimore situate nelle profondità del sottosuolo, dove dimorerebbero antiche presenze dotate di capacità fuori dal comune.
I Sumeri, gli Egizi, gli antichi Greci, i Norreni, i Buddisti tibetani e i Cristiani credevano che gli inferi fossero ubicati nel mondo sotterraneo, e che potevano essere raggiunti solo tramite alcuni precisi ingressi.
Nel corso del tempo questi luoghi furono trasformati e alterati (in alcuni casi del tutto inspiegabilmente) in regni “dei morti” raggiungibili dagli spiriti dei defunti (in alcuni casi come nella tradizione religiosa cristiano/cattolica sono le anime degli uomini che “peccarono in vita” che da morti sprofonderebbero negli inferi) ma in origine erano luoghi del tutto diversi rispetto a come vengono immaginati dai più.
Luoghi quali l’Ade della mitologia greca, lo Svartálfaheimr della mitologia norrena, lo Sheol ebraico, l’inferno cristiano stesso, l’Apsû Sumero, la Shambhala Tibetana, e la Duat degli antichi egizi sono alcuni chiarissimi esempi.
I pellegrini si recavano nell’isola di San Patrizio (chiamata anche purgatorio di San Patrizio), sulla costa di Co Donegal, dove credevano esistesse un ingresso diretto al Purgatorio, mentre le antiche leggende del Messico descrivono una grotta, situata all’interno di una montagna nei pressi di Ojinago abitata da creature diaboliche che dimorerebbero nelle “profondità” della terra.


“Forgiata in oro purissimo, costruita ancora molto tempo prima della scomparsa di Atlantide, prima ancora che gli abitanti di quel continente degenerassero usando scienza e mezzi ricevuti dai Confederati Intergalattici, Signori della Luce, dalle caratteristiche multidimensionali. … Attualmente, nell’El Dorado esistono una feconda collaborazione e una imponente attività al fine di salvare il pianeta da una catastrofe nucleare. La “Città d’Oro” è una parte di quel Paradiso Terrestre, altro mitico luogo di biblica memoria, perduto dall’umanità, ed ha vita propria, indipendente dalla vita di superficie, alimentata dall’energia di un Sole centrale artificiale emanante luce dorata; essa si trova nel cuore del pianeta, con una ricca e lussureggiante vegetazione, con laghi e fiumi di acqua cristallina purissima, con animali mansueti e servizievoli, con edifici confortevoli tutelati da fantascientifiche strutture di sicurezza contro eventuali atti vandalici dei terrestri, e istruiti da dinamismi particolari. Tuttavia, El Dorado non è totalmente isolata dal resto del pianeta; essa ha numerose vie di comunicazione, lunghi e comodissimi tunnel che consentono ai sofisticatissimi mezzi, di cui la Città d’Oro dispone, di raggiungere la superficie. Le principali uscite, le più comunemente utilizzate dai suoi abitanti per le loro missioni, sono i due Poli. Esistono altre uscite secondarie in vari punti della Terra, fra le quali le più attive si trovano nel Triangolo delle Bermuda e nel Lago Titicaca in Perù. Nell’El Dorado esiste pure un cosmoporto capace di accogliere numerose navi spaziali provenienti dagli spazi esterni. … El Dorado, in un futuro ormai prossimo, riemergerà dal cuore del Pianeta per accogliere il nuovo popolo e la nuova civiltà, mentre le terre dell’attuale ‘civiltà’ terrestre conosceranno le profondità degli abissi nel ciclico alternarsi della Legge di Flusso e Riflusso, quale Purificazione e Rinnovamento di ogni cosa”.
Eugenio Siragusa 22 giugno 1986
“Questo grande CRISTALLO (il sole interno ndr) è simile a una sfera con un raggio di 1.200 km e gira verso Est con una velocità superiore a quella della crosta. È suddiviso in due emisferi, simili, ma diversi a livello strutturale. Le Sue prime tracce scientifiche ci sono state nel 1936, studiando la propagazione dei grandi sismi. Tra il 20° e il 21° secolo si sono riconosciuti i Suoi moti liberi, indipendenti dagli strati sovrastanti, nonché la Sua struttura complessa che sconvolge leggi fisiche quali la gravità. La scoperta del Piccolo Sole interno al pianeta, richiede una profonda revisione di tutte le scienze. Nel 2003, gli scienziati situati ai due poli, Nord e Sud, si sono collegati tra loro e hanno verificato che le due aurore polari evolvono con gli stessi ritmi, influenzate dal sole interno.”
Giuliana Conforto https://www.giulianaconforto.it/
https://www.piergiorgiocaria.it/it/i-miei-scritti/cerchi-nel-grano/44-i-cerchi-nel-grano-lo-spostamento-dell-asse-terrestre-e-la-terra-cava.html
Tra i segni importantissimi che ci accompagnano in questo tempo, dandoci chiare informazioni su quanto sta per accadere, abbiamo i cosiddetti cerchi nel grano. Da oltre due decenni questo fenomeno comunicativo “dal cielo alla Terra”, sottolinea e anticipa gli eventi futuri.
E nella stagione dell’anno 2015 sono apparsi alcuni cerchi nel grano che mostrano lo schema della Terra Cava; andiamo ad analizzarli nel dettaglio per capirne il messaggio trasmesso attraverso le loro affascinanti simbologie.
Il primo pittogramma che prendiamo in esame è apparso a Manton Drove, nei pressi di Marlborough, contea dello Wiltshire, in Inghilterra, il 24 maggio 2015.

Il cerchio nel grano, nella parte esterna della figura, mostra una croce celtica, simbolo dei quattro elementi aria, acqua, terra e fuoco e un sole al centro con 13 raggi. I quattro elementi rappresentano, ovviamente, il pianeta Terra e il sole con i 13 raggi, il sole interno della cavità della Terra. Vediamo però che dei quattro cerchi che simboleggiano i quattro elementi, uno è fuori centro, spostato, a quale elemento si riferisce? A mio parere è evidenziato l’unico elemento fisso dei quattro e cioè l’elemento terra. Infatti, gli altri tre sono elementi mobili per loro natura intrinseca, cioè aria, acqua e fuoco, quindi, ribadisco, il cerchio spostato indica un movimento, uno spostamento, dell’elemento terra. I cerchi nel grano, come ho sottolineato sopra, accompagnano e anticipano gli eventi profetici che si stanno manifestando e che si manifesteranno, perciò questa figura ritengo si relazioni alla profezia sul terzo segreto di Fatima pubblicata nel 2014 in un libro biografico su Suor Lucia di Fatima, l’ultima veggente depositaria del tremendo segreto dato dalla Madonna ai tre pastorelli nel 1917.

Il fatto riportato nel suddetto libro, dal titolo “Un cammino sotto lo sguardo di Maria”, si riferisce al momento in cui il Vescovo di Coimbra chiede a Suor Lucia di vergare su carta, per la prima volta, il testo del Terzo Segreto di Fatima. La veggente è indecisa, oltre all’ordine umano desidera anche un avallo divino; a pagina 290 del libro leggiamo: “Verso le 16:00 del 3 gennaio 1944, nella cappella del convento, davanti al tabernacolo, Lucia chiese a Gesù di farle conoscere la sua volontà: ‘Sento allora che una mano amica, affettuosa e materna mi tocca la spalla’. È ‘la Madre del Cielo’ che le dice: “Stai in pace e scrivi quello che ti comandano, non però quello che ti è stato dato di comprendere del suo significato”, intendendo alludere al significato della visione che la Vergine stessa le aveva rivelato. Subito dopo -“ho sentito lo spirito inondato da un mistero di luce che è Dio e in Lui ho visto e udito: la punta della lancia come fiamma che si stacca, tocca l’asse della terra ed essa trema: montagne, città, paesi e villaggi con i loro abitanti sono sepolti. Il mare, i fiumi e le nubi escono dai limiti, traboccano, inondano e trascinano con sé in un turbine, case e persone in un numero che non si può contare, è la purificazione del mondo dal peccato nel quale sta immerso. L’odio, l’ambizione, provocano la guerra distruttrice. Dopo ho sentito nel palpitare accelerato del cuore e nel mio spirito una voce leggera che diceva: ‘nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell’eternità il Cielo!’. Questa parola ‘Cielo’ riempì il mio cuore di pace e felicità, in tal modo che, quasi senza rendermi conto, continuai a ripetermi per molto tempo: il cielo, il cielo!”. Così le viene data la forza per scrivere il Terzo Segreto.”
La profezia si riferisce chiaramente al compimento del 6° sigillo dell’Apocalisse di Giovanni:
APOCALISSE 6, 12-14: 12 “Quando vidi l’Agnello rompere il sesto sigillo ci fu un tremendo terremoto. Il sole divenne nero come il carbone e la luna si fece rosso sangue. 13 Allora le stelle caddero dal cielo sulla terra, come i fichi acerbi cadono dall’albero scosso da un vento impetuoso. 14 Il cielo si ritirò come una pergamena che s’arrotola, e tutte le montagne e le isole furono spostate.”
I due testi profetici descrivono chiaramente lo spostamento dell’asse fisico della Terra con i conseguenti terribili cataclismi che questo scatenerebbe. La profezia della visione di Suor Lucia indica chiaramente che questo immane disastro sarà causato dai gravissimi errori compiuti dall’uomo che attraverso la legge di causa ed effetto, provocano il grave castigo. La comparsa di questo pittogramma indica perciò che è vicino il tempo in cui accadranno questi fatti.
Nel settembre del 2014 lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, la cui esperienza è intimamente legata a Fatima, avendo ricevuto in questo luogo le stimmate il 2 settembre 1989, si è recato al monastero di Coimbra, accompagnato dallo scrivente, e ha intervistato la suora autrice del libro, Suor Sofia, che gli ha confermato la veridicità di questa profezia. Il giorno dopo, il 3 di settembre 2014, Giorgio Bongiovanni ha ricevuto un chiaro segno divino di avallo a questa profezia e a quello che sta per accadere nel prossimo futuro, e cioè la comparsa di una croce di sangue sulla sua fronte che è rimasta visibile per otto giorni per poi scomparire di nuovo senza lasciare traccia.
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-2014/5706-il-segno-di-fatima-e-lapocalisse-di-giovanni-25-anni-dopo.html

Con la comparsa del cerchio nel grano di Manton Drove del 24 maggio 2015, è nuovamente confermato l’intimo legame tra i messaggi profetici, i segni cosmici e l’esperienza di Giorgio Bongiovanni, come già avevamo visto con la comparsa del volto di Gesù nei campi di grano inglesi nel 2010.
http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-2010/2203-il-volto-sacro-di-gesu-cristo-la-sindone.html

Il sole interno alla figura è, come già evidenziato, formato da 13 raggi, un numero che riveste importanti sottintesi. Tra i suoi vari significati indica la fine di un ciclo e predice nuovi inizi, significa anche che i vecchi sistemi devono terminare per favorire le trasformazioni necessarie. Rappresenta quindi la morte, la trasformazione e la rinascita. Il 13 indica l’imminenza di un cambiamento drastico che può essere sia in positivo che in negativo! Un simbolismo che rappresenta chiaramente un rafforzativo di quanto detto sopra.
Ancora uno schema della Terra Cava è comparso in Inghilterra, a Fox Ground Down, vicino a Blandford Forum, nel Dorset, il 30 maggio 2015.

Scomponendo il pittogramma ritroviamo il simbolo della croce celtica, il cui significato abbiamo detto corrispondere a quello della Terra, un simbolo solare e un Fylfot. La croce celtica abbiamo già visto cosa rappresenta, andiamo quindi ad analizzare gli altri due simboli. La croce solare o ruota solare, evidenziata in giallo, è un simbolo presente in molte culture a partire dall’Età del bronzo (3500 a.C. al 1200 a.C.), ed è presente nelle prime scritture di Sumeri, Egizi, Ittiti, Cretesi, Greci, Etruschi, Celti e Romani ed è conosciuta anche dai nativi americani. Perciò ritroviamo esattamente gli stessi concetti manifestati nel pittogramma di Manton Drove, cioè la Terra con il suo sole interno.

La croce solare è inglobata in un Fylfot che è tra i più antichi simboli di potere, lo si ritrova in quasi tutto il mondo sin dall’antichità ed è comparso varie volte nei cerchi nel grano.

Fylfot significa “quattro zampe” e ci sono migliaia di varianti di questo simbolo che ha comunemente una forma vorticosa raffigurata in entrambe i sensi, sia orario che antiorario, senza che questo muti di significato. E associato con il fuoco e i fulmini e al dio Thor, ed è un potente simbolo del potere cosmico dinamico. Da questo simbolo deriva la Svastica, anch’essa presente in tutto il mondo sin dai tempi più antichi e il cui significato è simile. Lo vediamo con più chiarezza semplificando il simbolo come mostrato nella figura.

Voglio sottolineare, per chi non lo sapesse, che la svastica è stata usata dai nazisti ma non ha nessuna accezione negativa, sia che sia destrogira, sia che sia levogira. Hitler la scelse a causa del suo forte interesse e passione, verso l’esoterismo e il potere dei simboli. Si sa che il Fuhrer faceva parte di un gruppo occultista, la “Thule Gesellschaft”, cioè ”Societa di Thule”, in ricordo della mitica isola, situata all’estremo nord, che si ipotizzava patria della razza ariana. Nello stemma originario della“Thule Gesellschaft”, all’atto della sua costituzione nel 1919, prima quindi che Hitler ne facesse parte, vediamo chiaramente la presenza del Fylfot che, in seguito, prenderà la forma nota come simbolo del partito nazionalsocialista.
A riprova della sua antichità e del significato positivo del simbolo, nelle foto vediamo la svastica su una statua del Budda, su una ciotola irachena di 7000 anni fa, in un mosaico ad Ercolano nel 79 d.C., e su un pendente d’oro etrusco del 700 a.C.. Ma non solo…

Anche nell’ambito della realtà extraterrestre compare questo importante segno. Il grafico riportato nella figura sottostante venne impresso dagli extraterrestri, su un rullino fotografico dato da George Adamski all’essere di nome Orthon durante il primo contatto del 20 novembre 1952. Il rullino fu restituito ad Adamski il 13 dicembre 1952 e presentava impresso sulla pellicola, il grafico suddetto. Vediamo che la svastica ingloba anche il simbolo della ruota solare, ritengo indichi il tipo di energia usata nella propulsione dei dischi volanti.

Andando all’esperienza di Eugenio Siragusa, noto contattista italiano, vediamo il simbolo della svastica in un grafico allegato ad un messaggio datogli dall’extraterrestre Adoniesis il 4 gennaio 1977. Questo il testo del messaggio:
GENETICA GNA
NON VI È STATO DETTO CHE SIETE NEL MONDO E NON DEL MONDO?
LA VOSTRA STRUTTURA INFORMATIVA GENETICA NON È DNA MA GNA: GENETICA COSMICA POSSEDUTA DAI “TITANI” COORDINATORI DELL’IDEA CREATIVA.
OSSERVATE BENE IL SEGUENTE GRAFICO E STUDIATELO SERIAMENTE E PROFONDAMENTE.
7.465.006 È IL NUMERO DI COLORO DESTINATI A POSSEDERE LA GENETICA GNA; CIOÈ LA NOSTRA GENETICA CHE NON È, CERTAMENTE, DI QUESTO MONDO. NON VI STUPITE E NON VI RAMMARICATE SE SARETE RIGETTATI DA COLORO CHE POSSEGGONO LA GENETICA DNA.
LA DINAMICA EVOLUTIVA MATERIALE IN FASE CRESCENTE È LA RISULTANTE DELLA DINAMICA SPIRITUALE IN FASE CRESCENTE ASCENSIONALE PROIETTATA AL DI LÀ DEI VALORI PRIMORDIALI CREATIVI – A.B.C.D. – CON LO SVILUPPO DELLA GENETICA GNA LA VOSTRA COSCIENZA VIENE SPINTA AL DI FUORI DELLA COSCIENZA C.D. (UOMO ANIMALE), ASSUMENDO CARATTERISTICHE SOSTANZIALMENTE DIVERSE E MANIFESTANDO QUALITÀ SPIRITUALI, MATERIALI E MORALI IN CONTRASTO CON C.D.
LA VOSTRA STORIA È TESSUTA DA FLUSSI E RIFLUSSI NON CERTAMENTE COMPRENSIBILI DALL’INFIMA CAPACITÀ DELL’INTELLIGENZA, VINCOLATA DAI VALORI CREATIVI ED ORGANIZZATIVI PRIMORDIALI E DA TUTTI GLI ALTRI VALORI POLITICI, SCIENTIFICI, RELIGIOSI E MORALI SCATURENTI E CHE SONO IL CORREDO EVOLUTIVO INIZIALE.
PER COLORO CHE HANNO RAGGIUNTO IL GRADINO DI QUESTA NUOVA ATTIVITÀ GENETICA, COMPRENDERE QUESTO MIO DISCORSO NON È DIFFICILE, ANCHE SE NON CREDO SIA IL MOMENTO GIUSTO PER AMPLIARLO ULTERIORMENTE. SU QUESTO ARGOMENTO CI SENTIREMO ANCORA.
INTANTO VI INVITO A STUDIARE SERIAMENTE E PROFONDAMENTE IL GRAFICO CHE VI HO ESPRESSO.
A PRESTO.
PACE.
ADONIESIS
Tramite Eugenio Siragusa – Nicolosi, 4 Gennaio 1977 – Ore 12:20
E questo è il grafico:

Perciò il simbolismo del cerchio nel grano apparso a Fox Ground Down, il 30 maggio 2015, oltre ad essere uno schema della Terra Cava, si collega sia alla storia antica che recente e alla visita extraterrestre. Non voglio approfondire ulteriormente questi aspetti che appariranno in tutta la loro straordinaria portata dall’analisi del pittogramma successivo che si lega intimamente a questo appena presentato.

Il terzo schema della Terra Cava, manifestato attraverso i cerchi nel grano, è comparso a Ox Drove, Bowerchalke, Wiltshire, l’8 Agosto 2015. Vediamo il diagramma e scomponiamolo nelle parti simboliche che lo costituiscono evidenziandole con colori differenti.

Il simbolo centrale è una Swastika a dodici braccia chiamato Sole Nero (Schwarze Sonne). In questo pittogramma il Sole Nero indica il sole nascosto al centro della Terra, potente centro di emissione energetico e spirituale, la cui influenza diventa sempre più forte man mano che avviene il cambiamento annunciato dalle profezie di tutti i popoli del mondo.
Il numero 12 dei raggi del Sole Nero del cerchio nel grano di Ox Drove, indica anche la completezza, la piena percezione, il completo livello di iniziazione. Come sempre, nei cerchi nel grano, la numerologia rafforza il significato generale del simbolo in esame.
I quattro settori di colore giallo rappresentano, di nuovo, i quattro elementi, quindi la Terra ma, stavolta, si riferiscono alla Terra interna, ai continenti interni del nostro pianeta illuminati dal sole centrale. Il simbolo esterno colorato in rosso indica invece la superficie esterna del pianeta e le protuberanze in alto e in basso, rivolte verso il centro del cerchio, indicano chiaramente gli ingressi polari alla Terra Cava.
Il Sole Nero è un simbolo solare di origine franco – alemanno del IV – VII secolo d.C., ed era usato anche dai Longobardi ma, ritengo, sia probabilmente un simbolo di origini molto più remote.
Nelle foto vediamo delle antiche spille raffiguranti il Sole Nero alcune con anche la svastica, datate tra il V e VI secolo d.C.. Il numero di raggi di queste spille varia fra cinque e dodici pur mantenendo il significato di base praticamente invariato.

Appare straordinario, e questo si collega al discorso fatto sopra sulla svastica e i nazisti, che il Sole Nero sia stato uno dei simboli più importanti dei culti esoterici delle SS. Il castello di Wewelsburg fu il fulcro del culto segreto del Sole Nero, infatti, lo “Scharze Sonne” campeggia in un mosaico sul pavimento al centro della sala della Torre Nord dell’edificio.

Il castello di Wewelsburg, ubicato in una frazione della città di Büren, nella Renania Settentrionale-Vestfalia (Germania), fu costruito tra il 1603 e il 1609, ed è conosciuto per essere stato, dal 1934, il centro ideologico e mistico delle SS, scelto da Heinrich Himmler stesso, capo delle SS e poi ministro dell’Interno.
Si ipotizza che, secondo la filosofia esoterica nazista, vi fosse un Sole Nero al centro della terra dal quale scaturirebbe un’energia denominata Vril. Questo sole permetterebbe ai “Vril ya”, gli uomini che vivono nella terra cava, di mantenere una natura semi divina della quale gli ariani avrebbero potuto godere a patto di mantenere la purezza del proprio sangue.
Da dove attinsero i nazisti questa conoscenza? La risposta è certamente in Tibet, luogo dove Hitler in accordo con Himmler, inviarono diverse spedizioni alla ricerca delle antiche conoscenze custodite dai monaci nei loro monasteri sulle cime dell’Himalaya e dei mitici esseri della cui esistenza Hitler era convinto. Esiste una ampia documentazione sulla spedizione nazista in Tibet effettuata tra gli anni 1938 e 1939, organizzata dalla “Deutsches Ahnenerbe”.

Lo stemma della Ahnenerbe – Le SS della spedizione con dignitari tibetani – Svastica sul muro del Potala a Lhasa
La “Deutsches Ahnenerbe – Studiengesellschaft für Geistesurgeschichte”, cioè Eredità tedesca degli antenati – Società di studi per la preistoria dello spirito, sorse il 1 luglio 1935 per iniziativa del capo delle SS Heinrich Himmler, di Herman Wirth e Richard Walther Darré. La Ahnenerbe ha condotto ricerche e ha organizzato varie spedizioni, nel tentativo di dimostrare che le popolazioni nordiche mitologiche avevano un tempo governato il mondo e per ritrovarne le antiche origini. Inizialmente il compito ufficiale della Ahnenerbe era quello di trovare nuove prove del patrimonio razziale del popolo germanico; tuttavia, a causa della ossessione di Hitler e Himmler per l’occultismo, è rapidamente diventata lo strumento preferito per la ricerca su temi esoterici e iniziatici, tra cui, come detto sopra, la Terra Cava, dove pensavano vivesse una super razza dalla quale derivavano i popoli germanici.

I componenti della spedizione, da Sx:
Edmund Geer, Karl Wienert, Ernst Krause, Bruno Beger, Ernst Schäfer e il palazzo del Dalai Lama, il Potala nel 1938
La spedizione in Tibet, organizzata nel 1938 dalla “Deutsches Ahnenerbe” era composta principalmente da scienziati delle SS. Il capo della spedizione era il dr. Ernst Schäfer di 28 anni, biologo e zoologo. Oltre a Schäfer, facevano parte del gruppo altre quattro SS: il capo carovana Edmund Geer, di 24 anni, l’antropologo ed etnologo Bruno Beger, di 26 anni, il geografo e geomagnetologo dr. Karl Wienert, di 24 anni, il fotografo e operatore cinematografico Ernst Krause, di 38 anni, il più anziano del gruppo. Scopo ufficiale della spedizione era lo studio della regione tibetana dal punto di vista antropologico, geografico, zoologico e botanico. Ma ad Himmler, patrocinatore della missione, importava anche stabilire un contatto con l’abate Reting, diventato Reggente del paese nel 1934, e di cercare il regno sotterraneo di Agarthi, governato da saggi rappresentanti della razza ariana. Himmler era anche uno dei massimi esponenti della società segreta di Thule, gruppo iniziatico occultista composto principalmente dai vertici nazisti delle SS. La durata della spedizione da 15 giorni, fu estesa a due mesi, segno evidente di scoperte di notevole interesse effettuate dal gruppo nazista che fu ritenuto necessario approfondire. L’esistenza di uno schema della Terra Cava scritto in lingua tibetana e in tedesco gotico, indica che la spedizione nazista ebbe successo.

Inoltre, recentemente, da fonti russe è emersa una testimonianza importantissima su questo tema rilasciata prima della seconda guerra mondiale, dallo scienziato nazista Hans Gunther, presumibilmente nel 1938: “la scienza moderna non ha sufficiente comprensione circa la struttura della Terra. La conoscenza disponibile è contraddittoria e insufficiente, secondo gli scienziati e i ricercatori tedeschi la Terra è cava all’interno. Il significato dell’espressione “Sfera Terra o Geosfera” deve essere inteso alla lettera, in quanto all’interno della Terra si possono trovare le stesse montagne, continenti, fiumi e laghi, con un clima mite e le condizioni adatte per la vita umana come in superficie o, forse, meglio. In un’immagine della sezione trasversale della Terra Cava sono visibili i passaggi principali che portano al mondo sotterraneo che sono esistiti fin dai tempi antichi e il Tibet detiene una conoscenza dettagliata della loro posizione sulla superficie esterna. La scienza moderna ha una conoscenza molto scarsa e sbagliata della natura elettromagnetica della Terra. Secondo gli scienziati tedeschi il sole all’interno della Terra ruota in senso orario attorno al proprio asse mentre la Terra ruota in senso antiorario. Il risultato è qualcosa di simile ad un rotore ed uno statore, contro-rotanti in relazione l’uno all’altro, per generare campi elettromagnetici internamente ed esternamente al pianeta.
Nella sezione tibetana della Terra Cava, si vedono chiaramente gli ingressi al Polo Nord e al Polo Sud ed è provato che i nazisti organizzarono spedizioni al Polo Sud, probabilmente anche per tentare di entrare nei continenti interni della Terra. Una nota spedizione nazista in Antartide è quella del 1938.

Stemma e foto della spedizione antartica nazista del 1938-39 con la nave Schwabenland con a bordo un idrovolante
I nazisti sapevano anche che tutti coloro che vogliono entrare nella terra interna devono possedere una particolare conoscenza e preparazione spirituale. Si devono avere “chiavi” speciali ed essere iniziati spiritualmente, la procedura iniziatica verrebbe eseguita in Tibet.
Queste informazioni sono di straordinaria importanza, considerando anche il periodo in cui furono rivelate e coincidono in modo impressionante con quelle diffuse a partire dalla seconda metà del XX secolo quando, umanità super civili, inconcepibilmente evolute, provenienti dal cosmo, si sono avvicinate all’uomo terrestre con una operatività tesa a salvare la parte più evoluta degli esseri umani, e il pianeta stesso, da una irreversibile catastrofe autodistruttiva generata dall’irresponsabile utilizzo dell’energia nucleare. Tra i molteplici argomenti di scienza cosmica rivelati dagli esseri cosmici all’uomo terrestre, vi è quella sulla reale conformazione dei pianeti che, secondo la avanzatissima scienza di questi esseri, sono, appunto, cavi all’interno e dotati di un piccolo sole centrale che sostiene la vita della loro superficie interiore. Vita che, come sostenuto dallo scienziato Hans Gunther, non è solo vegetale e animale ma anche umana e super evoluta. I messaggi più completi ed esaurienti, su questo importantissimo tema sono stati dati dagli interplanetari, al contattista siciliano Eugenio Siragusa, vediamone alcuni tra i più importanti:
La formazione dei pianeti è causata dalle proiezioni delle masse di idrogeno solare, nelle quali l’esterno subisce la trasmutazione degli elementi fino alla composizione finale e alla formazione di uno spesso strato di crosta che forma la superficie esterna così come la conosciamo, ed una superficie interna affacciata inizialmente al condensarsi dell’idrogeno intrappolato ed indifferenziato, fino alla formazione di un piccolo sole centrale che illumina i continenti interni.
E.S.

Secondo alcuni scienziati questa fantastica verità, che la Terra è cava e con un sole interno, sarebbe già stata scoperta da decenni dalla scienza terrestre ma, per motivi di potere, tenuta occultata alla popolazione umana. Tra questi scienziati troviamo l’astrofisica italiana Giuliana Conforto. Essa infatti, afferma:
“Questo grande CRISTALLO (il sole interno ndr) è simile a una sfera con un raggio di 1.200 km e gira verso Est con una velocità superiore a quella della crosta. È suddiviso in due emisferi, simili, ma diversi a livello strutturale. Le Sue prime tracce scientifiche ci sono state nel 1936, studiando la propagazione dei grandi sismi. Tra il 20° e il 21° secolo si sono riconosciuti i Suoi moti liberi, indipendenti dagli strati sovrastanti, nonché la Sua struttura complessa che sconvolge leggi fisiche quali la gravità. La scoperta del Piccolo Sole interno al pianeta, richiede una profonda revisione di tutte le scienze. Nel 2003, gli scienziati situati ai due poli, Nord e Sud, si sono collegati tra loro e hanno verificato che le due aurore polari evolvono con gli stessi ritmi, influenzate dal sole interno.”
Le affermazioni della Conforto collimano straordinariamente con le affermazioni di Gunther, anche il periodo della scoperta, gli anni ’30, coincide. E questo è ancora solo una piccola parte dell’incredibile realtà che vive occultata da millenni nel cuore del pianeta Terra. Nella cavità del nostro mondo esisterebbe infatti, un mitico continente la cui città principale è chiamata El Dorado. Anche su questo gli extraterrestri hanno dato ampie spiegazioni, eccone alcuni stralci da un messaggio dato a Eugenio Siragusa:
“Forgiata in oro purissimo, costruita ancora molto tempo prima della scomparsa di Atlantide, prima ancora che gli abitanti di quel continente degenerassero usando scienza e mezzi ricevuti dai Confederati Intergalattici, Signori della Luce, dalle caratteristiche multidimensionali. … Attualmente, nell’El Dorado esistono una feconda collaborazione e una imponente attività al fine di salvare il pianeta da una catastrofe nucleare. La “Città d’Oro” è una parte di quel Paradiso Terrestre, altro mitico luogo di biblica memoria, perduto dall’umanità, ed ha vita propria, indipendente dalla vita di superficie, alimentata dall’energia di un Sole centrale artificiale emanante luce dorata; essa si trova nel cuore del pianeta, con una ricca e lussureggiante vegetazione, con laghi e fiumi di acqua cristallina purissima, con animali mansueti e servizievoli, con edifici confortevoli tutelati da fantascientifiche strutture di sicurezza contro eventuali atti vandalici dei terrestri, e istruiti da dinamismi particolari. Tuttavia, El Dorado non è totalmente isolata dal resto del pianeta; essa ha numerose vie di comunicazione, lunghi e comodissimi tunnel che consentono ai sofisticatissimi mezzi, di cui la Città d’Oro dispone, di raggiungere la superficie. Le principali uscite, le più comunemente utilizzate dai suoi abitanti per le loro missioni, sono i due Poli. Esistono altre uscite secondarie in vari punti della Terra, fra le quali le più attive si trovano nel Triangolo delle Bermuda e nel Lago Titicaca in Perù. Nell’El Dorado esiste pure un cosmoporto capace di accogliere numerose navi spaziali provenienti dagli spazi esterni. … El Dorado, in un futuro ormai prossimo, riemergerà dal cuore del Pianeta per accogliere il nuovo popolo e la nuova civiltà, mentre le terre dell’attuale ‘civiltà’ terrestre conosceranno le profondità degli abissi nel ciclico alternarsi della Legge di Flusso e Riflusso, quale Purificazione e Rinnovamento di ogni cosa”.
E.S. 22 giugno 1986
Appare sufficientemente plausibile che i nazisti ebbero dai monaci tibetani importanti rivelazioni sulla Terra Cava e coloro che vi vivono ma, evidentemente, non avevano capito la reale natura degli evolutissimi abitanti dell’El Dorado, natura che era assolutamente incompatibile con l’assurda ideologia nazista e con l’orrore che essi scatenarono pochi decenni fa. Oggi non va certo meglio e anche l’attuale società, mostruosamente violenta e ingiusta, è incompatibile con gli altissimi valori etici, morali e spirituali del popolo della Terra Cava. Ma i cerchi nel grano esaminati ci annunciano qualcosa di importante che riguarda quanto appena detto.

“El Dorado, in un futuro ormai prossimo, riemergerà dal cuore del pianeta…” conclude il messaggio di Eugenio del 22 giugno 1986. Quando? Non lo sappiamo, ma sappiamo che questo favoloso evento, assieme ad altri profetizzati, fa parte di quegli accadimenti che avverranno in concomitanza con il grande contatto cosmico e con la seconda venuta sulla Terra del Cristo Gesù e, come il Signore stesso ci ha detto, dobbiamo stare attenti ai segni che ci indicano che questo momento è vicino. E, anche in questo caso, i tre cerchi nel grano presi in esame, ci indicano che il tempo dei grandi cambiamenti è vicinissimo, un tempo in cui gli abitanti di El Dorado si uniranno agli abitanti di superficie accuratamente selezionati e posti in salvo dall’aviazione extraterrestre per fondare una nuova società basata sulla Pace, sulla Giustizia e sull’Amore.
P.G. Caria – 18 marzo 2016